la piscina di siloe
ti esalterÓ, signore, perchÈ mi hai risollevato!

Ti esalterò, Signore, perché mi ha risollevato.

Certamente le parole del Salmo 29 sono oggi compiute e rese nuove da Simon Pietro, da Tommaso detto Dìdimo, da Natanaèle di Cana di Galilea, dai figli di Zebedèo e da altri due discepoli alla fine di quella notte in cui non presero niente ma, gettata la rete dalla parte destra della barca non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci.

Ti esalterò, Signore, perché mi ha risollevato dopo quella pesca fallimentare.

Ed ancora le parole del Salmo 29 sono oggi compiute e rese nuove da Simon Pietro quando si è accorto della sua incapacità ad amare Gesù più di ogni cosa e scopre che Gesù si accontenta di quel poco amore di cui è capace.

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato da quel peso enorme del mio correre ed affannarmi per essere il primo, colui chè è tutto e solo per te ponendoti accanto ad ogni mia miseria, povertà, peccato.

Davvero oggi è il giorno in cui esaltare il Signore perché ancora una volta, il Cristo Crocifisso e risorto si pone accanto alla Chiesa, ricomincia con pazienza a condurci per mano, nutrendoci e donandoci tutto il suo amore.

Ricominciare con Pietro che dice «Io vado a pescare» e  con gli altri discepoli, con la Chiesa tutta di oggi e di tutti i tempi rappresentata nel Vangelo da quei due altri discepoli che dicono a Pietro: «Veniamo anche noi con te».

È duplice la tentazione di tutti i giorni per ogni cristiano, membro della Chiesa.

  1. La prima: tornare alla vita quotidiana, al lavoro e agli impegni di sempre perché ci si scopre incapaci di essere autentici testimoni del Vangelo;
  2. la seconda: operare la pesca con progettualità, ritmi, luoghi pensati secondo razionalità, con la certezza della sostenibilità.

Ed ecco oggi Gesù dire alla Chiesa: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete».

Il discepolo di Gesù non ha piani suoi, non torna alla sua vita quotidiana dimenticando la pesca di Gesù dopo aver fatto Eucaristia ma si pone in ascolto continuo della Parola di Gesù, unica ancora di salvezza, unica veste da cingere attorno ai fianchi e, pur sapendo di essere nudo, si butta nel mare perché proprio quel mare lo condurrà a Gesù che è sulla riva ad attendere mentre prepara la brace per il pesce.

Il discepolo non ha un suo equipaggiamento, è nudo perché sa bene e lo sperimenta tutti i giorni che solo quando è debole, peccatore si manifesta la potenza di Dio, la pesca miracolosa.

Ecco, allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.

Sì, Pietro corre, nuota, fa strada mentre tutta gli Apostoli, tutta la Chiesa, con fatica raggiungono Gesù con la barca, portandola piena di pesci, pescati dalla rete gettata dalla parte destra della barca.

E Gesù, il Cristo Crocifisso e risorto è ancora lì, sta preparando la mensa e rende felici quei pescatori quando chiede loro di mettere sulla bracia accanto al pesce preparato da lui il pesce pescato da loro.

Segno Eucaristico, mensa della Parola e mensa del Cibo che nutre. È la Parola che deve raggiungere la nostra nudità, che ci fa scoprire il nostro essere nudi ed è quel pesce povero, la nostra stessa vita che unita sulla bracia alla vita di Cristo, sfama, da forza.

Ti esalterò, Signore, perché mi ha risollevato.

Quand’ebbero mangiato, Gesù chiama a se Simon Pietro e in lui ogni discepolo, la Chiesa tutta che si è già nutrito della Parola e del Pesce Eucaristico, e con pazienza ritorna a parlare al suo cuore, desidera abitare il cuore di ogni discepolo, di ciascuno di noi e chiede: Mi vuoi bene un po’? Sì, noi ti vogliamo bene, ci sforziamo di amarti, ti amiamo così come possiamo, con le nostre povere forze ricche di tanta miseria.

Ascoltiamo Gesù dirci: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».

Lasciamo risuonare alle nostre orecchie la risposta di Pietro insieme agli Apostoli a coloro che gli avevano proibito di parlare in nome di Gesù: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini.

Sì, obbedire a Dio, tendere a Lui le nostre mani, lasciarci vestire ogni giorno della veste bianca, lasciarci condurre su strade sconosciute. Sfamarci alla brace della Parola e del cibo Eucaristico.

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