la piscina di siloe
ABITARE IL SANTUARIO DOVE EGLI DIMORA: I POVERI
Beati i poveri in Spirito!
Siamo la folla, amata da Gesù, guardata da lui, dall’alto della croce.
Siamo i discepoli, avviciniamoci a Gesù che è sul monte e come Mosè saliamo anche noi e guardiamo anzi ascoltiamo la voce del Figlio che oggi parla a noi.
A voi tutti, a noi tutti poveri, oggi, giunge l’invito del profeta Sofonia: cercate il Signore! Avviciniamoci a lui, al Signore, come i discepoli uscendo dalla folla, come Zaccheo e salendo sul sicomoro, sul Monte Alto.
Cerchiamo Cristo Gesù che per noi è diventato Sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione come scrive Paolo ai Corinzi.
Chi si vanta, si vanti nel Signore. È lui, Cristo Gesù che sale sul monte il povero, il mite e il misericordioso, il puro di cuore e l’operatore di pace.
Alla folla, oggi, Gesù amandola dice; Tu sei beata!
E tu, desideri essere beato?
Chiesa di Dio desideri la beatitudine?
Sii discepolo, si discepola, avvicinati a Gesù che è già sul monte, il monte alto della croce e tenendo le braccia aperte ci dona il fuoco dello Spirito che brucia e ci rende attenti alla Parola.
Lui, Gesù, povero sulla croce è bisognoso dell’uomo e di un sorso di acqua: dalla nostra povertà si fa bagnare le labbra con l’aceto dell’amarezza. La nostra povertà nella sua povertà si fa beatitudine, regno dei cieli.
Lui, sul monte alto della croce, con cuore semplice ama e piange: la lacrima del pianto apre il cielo e raggiunge il cuore dell’uomo, si fa beatitudine, regno dei cieli.
È tempo di considerare la nostra chiamata: siamo fatti per il regno dei cieli e il regno dei cieli è del povero, di colui che ha fame e sete della giustizia, cioè di Cristo risorto.
Siamo fatti per il cielo! Nessuna persecuzione, nessun peccato, nessun fallimento o fragilità potranno allontanarci dalla beatitudine o separarci dal regno dei cieli.
Beati i poveri in spirito!
Sei beato se ogni giorno cresci nella certezza di essere solo un vaso di Creta, forse anche screpolato, nelle mani del Signore.
È lui, il Signore, come il Salmo 145 ci ricorda, che opera meraviglie donando gratuitamente il regno dei cieli perché rimane fedele per sempre. È fedele e pertanto sempre libera gli oppressi, ridona la vista ai ciechi, rialza chi è caduto, protegge i forestieri e sostiene l’orfano e la vedova. È lui, il Signore che è fedele sempre a dare il pane agli affamati.
Il Signore regna per sempre!
A te la beatitudine, a te, folla e discepolo, il regno dei cieli.
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Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
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