la piscina di siloe
ECCO, L’AGNELLO DI DIO, COLUI CHE TOGLIE!

Giovanni il precursore del messia, il testimone dello sposo, è lui che ci ha condotto nel tempo dell’avvento fino al Natale portandoci al Giordano e al battesimo di Gesù.

Al Giordano si compie, perché inizia, la salvezza in quella parola che discende su Gesù: tu sei il Figlio, l’Amato. E una colomba, lo Spirito, abita Gesù.

Oggi, inizio del tempo ordinario è ancora Giovanni ad indicarci il cammino, la luce delle Nazioni che il profeta Isaia ha indicato già come salvezza fino all’estremità della terra.

Ecco l’Agnello di Dio colui che toglie il peccato del mondo.

Queste le parole di Giovanni a noi mentre ci indica il cammino, la luce.

L’Agnello, colui che toglie quanto riempie quello spazio che è del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo.

Togliendo indica l’essenziale e nell’essenziale troviamo la salvezza, il perdono del peccato.

Giovanni è il testimone, colui che ha contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui, su Gesù.

Giovanni ha visto e adesso testimonia: questi è il Figlio del Padre.

Davvero quelle parole del salmo 39 sono di Gesù, del Figlio del Padre: ecco, o Padre, io vengo per fare la tua volontà.

Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo, lo ascoltiamo dal presbitero che lo mostra nella grande assemblea, ogni Domenica nella celebrazione eucaristica, a noi che ci nutriremo di quel pezzetto di pane e ci disseteremo con quel sorso di vino.

Apriamo i nostri occhi e guardiamo con la luce che ci ha indicato Giovanni e saremo anche noi testimoni, come Giovanni, nel nostro oggi e nella nostra storia, nel nostro Giordano e nella nostra grande assemblea, dello spirito discendere come una colomba dal cielo e, mentre rimane su quel pane su quel vino, viene donato a noi come nutrimento.

Come dovremmo esclamare forte come assemblea: io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Padre.

Nel Cristo e nello Spirito che giunge a noi siamo fatti e resi figli del Padre, siamo santificati in Cristo Gesù, santi per chiamati, santi perché invochiamo il nome di Gesù.

Lasciamoci riempire dello Spirito, facciamo spazio nel nostro cuore allo Spirito togliendo quanto lo riempie con tutto ciò che è inutile alla salvezza.

Cammineremo, seguiremo la luce, il Messia, il Figlio del Padre e corriamo nel giorno della domenica all’Eucaristia per vedere e testimoniare lo spirito di discendere e renderci sempre più figli, compiere noi la redenzione.

Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.

Riempici del tuo spirito e il peccato non troverà posto la grande assemblea.

Toglici il peccato, crea un vuoto nel nostro cuore e riempi quel vuoto dello Spirito.

Sia questo il cammino per la chiesa, per ogni battezzato, per ogni uomo amato dal Signore.

Sono questi i giorni del transito di fratel Biagio, colui che ha indicato, come il Battista, Gesù, con la sua vita e con la sua scelta dei poveri, degli ultimi. Di seguito un audio di Fratel Biagio, testimonianza ai giovani Missionari della Diocesi di Cefalù, in data 10 dicembre 2022.
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