O Padre,
che hai posto il tuo Figlio
come unico re e pastore
di tutti gli uomini,
per costruire nelle tormentate vicende della storia
il tuo regno d’amore,
alimenta in noi la certezza di fede, che un giorno, annientato anche l’ultimo nemico, la morte,
egli ti consegnerà
l’opera della sua redenzione,
perché tu sia tutto in tutti.
V DOMENICA DEL TEMPO FERIALE
Se mi corico dico: “Quando mi alzerò?”. La notte si fa lunga e sono stanco di rigirarmi fino all’alba.
Dalla Sinagoga alla casa di Simone e Andrea, dalla casa di Some e Andrea alla porta della città e, prima, lo abbiamo incontrato, Gesù, sulle rive del lago di Galilea mentre chiamava i suoi discepoli ed infine, ora, le nostre orecchie hanno ascoltato: Andiamocene altrove.
Così l’evangelista Marco ci ha presentato Gesù, nella sua prima settimana, in cammino con i suoi primi discepoli che mentre lo seguono, osservano, ascoltano, provano a prendere timidamente la parola: tutti i cercano.
A fine giornata, a fine settimana, in quel giorno ultimo i discepoli dicono a Gesù tutti ti cercano. Tutti cercano Gesù e Gesù cammina, da un luogo ad un altro, da un cuore ad un altro, da un incontro ad un altro. Cammina per incontrare, per donare, per guarire, per soccorrere, per fuggire oltre. E, camminare, incontrare, chiamare, guarire, insegnare con autorità… subito …
Per ben sette volte l’evangelista Marco in questa prima settimana di Gesù usa la temporizzazione del subito. Subito perché il tempo è compiuto, l’Ora.
E, così, entra oggi Gesù in casa e si pone accanto alla suocera di Pietro, accanto ad una donna, un’ammalata ed anziana e in giorno di sabato, nel giorno del riposo.
Una casa, una donna, un giorno: il sabato. E Gesù ascolta coloro che gli parlano della donna, della sofferenza, della malattia della donna. La casa è il luogo, è il primo luogo che l’evangelista Marco indica a noi come il luogo dove Gesù ascolta, si fa obbediente alla richiesta di quanti gli parlano della donna ammalata. Riscopriamo la casa, le mura della nostra casa e il noi che abita o spazio della nostra casa per parlare a Gesù. Diventi davvero la casa Tempio dello Spirito, perché immersi dallo Spirito ed avvolti dallo stesso Spirito ogni nostra parola giunga alle orecchie di gesù
Francesco Sgalambro, Vescovo
O Spirito Santo fa che io viva sempre nella gioia della comunione ecclesiale e sia strumento diligente e sollecito di Cristo Gesù, Pastore eterno ed universale, nei riguardi di coloro, che egli mi ha dato di amare e servire.
Giuseppe Marciante, Vescovo
Vengo tra voi con il libro aperto delle Sacre Scritture per invitarvi ad apprendere
da esse “la sublime scienza di Gesù Cristo” (Fil 3,8). Senza l’intelligenza delle Scritture
siamo come ciechi e incapaci di riconoscerlo.
Francesco Bergoglio, Vescovo e Papa
«Rallegratevi ed esultate» (Mt 5,12), dice Gesù a coloro che sono perseguitati o umiliati per causa sua. Il Signore chiede tutto, e quello che offre è la vera vita, la felicità per la quale siamo stati creati. Egli ci vuole santi…
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