Ecco la tenda per il Signore: il grembo della Vergine madre [IV AVVENTO – B]


Nelle tre domeniche di Avvento e nel giorno della Solennità dell’Immacolata alla fine della riflessione abbiamo sempre come Chiesa innalzato il nostro grido nello Spirito:
Vieni Signore Gesù! e le nostre orecchie, il nostro cuore, ha ascoltato: Sì, io vengo presto!
Con questo grido oggi iniziamo la nostra riflessione: Vieni Signore Gesù! ed ascoltiamo: Si, io vengo presto!
La Notte del Natale è vicina, anzi vicinissima e quel grido troverà la sua risposta, il suo: Sì io vengo presto! nella vita di un bambino che è adagiato in una mangiatoia nella grotta di Betlemme e, come Davide non desidera che il suo Signore abiti una tenda e decide di costruire un tempio, una dimora, una casa per il suo Signore, così anche noi, all’udire che il Bambino viene a noi nella mangiatoia di una grotta, desideriamo costruirgli una casa, una dimora. Un Dio che abita una casa, un tempio, una chiesa di lusso è motivo di vanto per tutto il popolo.
Ed ancora costruire una casa, un tempio, un tabernacolo per il nostro Dio per metterlo a tacere e non permettergli di camminare accanto all’uomo.
Ed allora anche noi ascoltiamo il profeta Natan dire a Davide: “Forse tu mi costruirai una casa? Forse tu mi darai una discendenza? No, è lui il Signore che ha chiamato Davide, che lo ha chiamato dal pascolo. È lui, il Signore, che lo ha seguito e che è stato sempre al suo fianco, anche nelle battaglie più difficili. È lui che ha fatto tutto questo perché ha abitato la tenda.
Ed ancora sarà lui a darti una casa, una discendenza.
Anche noi all’ascolto della parola: Sì, io vengo presto! Forse vorremmo già costruire un tempio, una chiesa, un tabernacolo, magari tutto d’oro, per il Bambino che nasce e toglierlo dalla mangiatoia della Grotta, non permettergli di stare accanto a noi e di camminare con l’uomo. Ed ecco il Vangelo e Luca raccontarci di Gabriele che da Dio è mandato ad una Vergine, la sposa di Giuseppe e cantare “Rallegrati piena di grazia il Signore è con te”. Nella bellezza della verginità di Maria un fatto mai udito: Dio, nel grembo della vergine, prepara la casa per il Figlio, l’Emmanuele, il Dio con noi. Maria, la Vergine, ha compreso, si turba, perché il Dio tre volte Santo non può abitare l’umile grembo di una vergine. “Non temere, hai trovato grazia presso Dio concepirai un Figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù: sarà grande e verrà da te chiamato figlio dell’altissimo”
Ancora una volta Dio decide di abitare la tenda, desidera camminare accanto all’uomo e chiamarlo da ogni sua attività. Desidera essere accanto all’uomo nelle grandi battaglie della sua vita.
Ecco la tenda per il Signore: il grembo della Vergine madre.
Ecco la dimora per il Signore: la mangiatoia della grotta.
Ecco la casa per il Signore: la chiesa fatta non di pietre fredde ma di battezzati poveri, bisognosi di Dio.
Ecco la chiesa: l’umanità fatta ad immagine e somiglianza di Dio.
Questa notte la Vergine darà alla luce il Figlio e lui, il Bambino, porrà la sua tenda in noi, diventerà carne, umanità ed entrerà nel mondo in punta di piedi, come un bambino che nasce.
Desideri allora costruirgli una degna dimora?
Il Padre stesso gliel’ha donata: nello Spirito Lui abita la tenda dei rifugiati, degli immigrati, dei senza tetto, di chi non ha un indirizzo, di chi è in fuga perché perseguitato.
Il Padre stesso gli ha donato una tenda: nello Spirito abita il cuore di ogni donna e di ogni uomo e lo troverai nell’amore fedele di coloro che a lui si donano e che sono capaci di accoglierlo nel piccolo, nel bisognoso, nel povero.
Grida ancora: Vieni Signore Gesù! ed Ascolta Sì io vengo presto!


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