Mentre muoviamo i primi passi nel nostro cammino di avvento, di attesa di Colui che deve venire, ecco farsi nostra compagna di viaggio Maria, la tutta bella, Colei che accolse e custodì la Parola dell’Angelo fino a darle un Corpo, una carne.
Il Tempo dell’Avvento è il tempo per eccellenza di Maria, di Colei che attese che, nel suo grembo, non solo che le parole dell’angelo prendessero forma ma anche l’attesa dell’annuncio di una tomba spalancata, di un sepolcro vuoto, di un giardino aperto dove l’uomo e la donna possono tornare a stare con Colui che è solo Amore, solo Carità.
Maria è la donna del tempo dell’Avvento, a Lei volgendo i nostri occhi contempliamo il cielo, con Lei, vergine fanciulla promessa sposa di Giuseppe, donna dell’umile villaggio di Nazaret, raggiungibile da tutti, camminiamo custodendo ogni Parola divina nel nostro cuore.
Dal racconto della Genesi abbiamo ascoltato come l’uomo dopo aver mangiato il frutto dell’albero ha paura, scopre di essere nudo e nel sentire la voce di Dio si nasconde. Ogni relazione è interrotta, anche l’amore con la sua donna che aveva cantato come osso delle sue ossa, carne dalla sua carne è compromesso. La donna che mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato. Ogni relazione adesso è veramente compromessa: il serpente mi ha ingannata ed io ho mangiato.
Ed ecco la promessa di salvezza:
Io porrò inimicizia tra te le la donna,
tra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno.
Da Eva, la madre di tutti i viventi, a Maria, la Madre della stirpe, la Madre della nuova umanità, delle nuove relazioni. In Maria e da Colui che dal suo grembo prende carne ogni relazione è ricostruita: il cielo riapre le porte, la donna e l’uomo nel giardino tornano ad amarsi e tutta la creazione adesso geme perché ha partorito la vita nuova.
Davvero con il salmo 97 cantiamo al Signore un canto nuovo perché ha compiuto meraviglie. Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio, anche Nazareth ha veduto anzi da Nazaret ogni vittoria ed ogni acclamazione si innalza al cielo con il canto di Maria: magnifica il Signore anima mia perché grandi cose hai fatto per me!
Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te!
Sono le parole dell’angelo che Maria ha ascoltato nel silenzio del piccolo villaggio di Nazareth ma sono anche le parole che noi cantiamo a Lei che ha concepito nel suo grembo un figlio, la stirpe promessa, il Figlio dell’Altissimo.
Maria, la vergine fanciulla accoglie la promessa e la custodisce giorno per giorno facendosi strumento perché per mezzo di Lei la Parola diventi salvezza.
L’avvento, il tempo di Maria e Maria la donna dell’avvento.
Con Maria l’avvento della Chiesa si colora di certezza e ad ogni turbamento riascoltiamo le parole dell’angelo: non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio; non temere, piccola Chiesa, perché hai trovato grazia presso Dio.
Non temere, piccola Chiesa: per te e in te il Signore compie meraviglie!