Il nostro grazie innanzitutto al Signore per il tempo salutare della quaresima aperto con il rito della imposizione delle ceneri il mercoledì delle ceneri.
Rito delle ceneri che esprime lo Spirito comunitario di preghiera, di sincerità cristiana e di conversione al quale ci sottomettiamo umilmente e in risposta ogni giorno alla Parola di Dio.
Una risposta con la quale trasformare questo periodo di grazia salutare in un annuncio profetico di un nuovo mendo riconciliato con il Signore.
E all’inizio di questo tempo salutare desidero offrire a voi un testo di San Giovanni Crisostomo: l’Omelia delle cinque vie per la riconciliazione con Dio.
È un testo bello ed è indirizzato ad un gregge come noi, con i suoi tanti problemi ma desideroso di crescere nell’amore e nella comunione con Dio.
Queste cinque vie sono degli aiuti concreti per vivere bene la nostra quaresima.
Così san Giovanni Crisostomo le riassume: Abbiamo indicato cinque vie di riconciliazione con Dio. La prima è la condanna dei propri peccati. La seconda è il perdono delle offese. La terza consiste nella preghiera, la quarta nell’elemosina e la quinta nell’umiltà.
La prima via è la condanna dei propri peccati che è confessione del nostro peccato perché il Signore lo perdoni. Una condanna che è confessione in primo luogo della misericordia del Padre. Confessare che lui ci ama, ci perdona, ci salva. Questo è il cammino quaresimale cristiano. Confessare e riconoscere il proprio peccato per essere coscienti che abbiamo bisogno di lui, che non siamo e non saremo mai autosufficiente. Il primo peccato da riconoscere è la tentazione ad essere autosufficiente.
La seconda via è il perdono delle offerse come pure non ricordare le colpe dei nostri nemici. È questo il vangelo stesso, è la pietra angolare della nostra vita cristiana: accettare il perdono e darlo.
Accettare il perdono da Dio: il numero delle volte in cui lo accetteremo e lo ricercheremo con forza dirà la nostra umiltà e il nostro bisogno di misericordia.
La terza via consiste nella preghiera. È la preghiera fervorosa, ben fatta che proviene dall’intimo del cuore. Preghiera per noi, per la nostra vita, per gli altri, per la chiesa, per il mondo intero.
La quarta via consiste nell’elemosina: dare gratuitamente, dare qualcossa che ci faccia uscire da noi stessi e ci porti a compatire, patire, soffrire con gli altri.
La quinta via consiste nell’umiltà: atteggiamento di accoglienza del dono di misericordia, del dono dell’amore gratuito di un Dio che aspetta a braccia aperte il nostro ritorno a lui.
Queste cinque possano configurare il nostro cammino quaresimale.
La dimensione penitenziale che spesso diamo alla quaresima non ha nessun senso se non è preparazione alla pasqua. La penitenza, il digiuno, la preghiera, le cinque vie di riconciliazione con Dio siano strada da percorrere per giungere alla Pasqua.