Dove vuoi che prepariamo la Pasqua [Corpus Domini (2018 giugno 3) Anno B]


Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?
Desideriamo, oggi, in questo giorno in cui la Chiesa ci dona di far festa con la Solennità del Corpus Domini, andare e preparare il luogo dove il Maestro possa mangiare la Pasqua.

Andare, preparare ma: “Dove vuoiche oggi andiamo a preparare?
La prima indicazione che ci viene dal Vangelo di Marco è la città. “Andate in città” e lì, in città, seguite l’uomo che vi verrà incontro con una brocca d’acqua.

L’Eucaristia è il memoriale di un grande dono-evento: Dio, l’eterno, colui che cielo e terra non possono contenere, entra nella città degli uomini e, qui, nella città segue l’uomo che gli va incontro con la brocca d’acqua.
È il miracolo delle nozze di Cana, di quelle brocche d’acqua che portate al Maestro diventano vino, gioia non solo per gli sposi ma per ogni invitato.
E, adesso, chiedete al padrone: dov’é la mia stanza, perché io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
“Quando preghi entra nella tua stanza, chiudi la porta e prega il Padre tuo celeste”.
Ecco la stanza da offrire al Signore perché lui possa celebrare la Pasqua: si trova al piano superiore ed è già pronta, arredata: è il cuore dell’uomo, è il tuo cuore ma per fare Eucaristia, perché il tuo Signore possa celebrare la Pasqua è necessario che nella stanza ci sia lo spazio anche per i discepoli del maestro, i tuoi fratelli, per quell’uomo che è venuto incontro a te con la brocca d’acqua.
Il luogo è pronto, la stanza è riempita.

E, qui, nella città, dopo aver seguito l’uomo con la brocca d’acqua, essere entrati nella stanza del piano superiore ascoltiamo non solo con le orecchie ma anche la vista del cuore Gesù: Mentre mangiavano, prese il Pane, lo spezzò e lo diede loro dicendo: Prendete, questo è il mio Corpo. Poi prese un calice, rese grazie, lo diede loro e tutti bevvero: Questo è il sangue della mia Alleanza.

L’Eucaristia è comunione di Dio con l’uomo e nel Cristo capo del suo corpo, comunione della Chiesa tutta con l’umanità.

L’Eucaristia è accoglienza della povertà, di ogni povertà presentata nel segno della brocca d’acqua ai discepoli perché giunga al maestro

L’Eucaristia è intimità da vivere nella stanza del piano superiore, nel tuo cuore ma alla presenza dei dodici e in essi di tutta l’umanità, di ogni uomo. Nel tavolo dell’Eucaristia vi è anche Pietro, Giovanni, Giuda e tutti gli altri, i dodici. Oserei dire che non può esserci vera intimità Eucaristica se non alla presenza dell’uomo, di tutto l’uomo.

Ed infine, l’Eucaristia è dono. È dono di un Pane che annulla ogni distanza tra gli uomini, è dono di un vino, segno non solo della gioia ma anche di un sacrificio, del sacrificio dell’Amore.
E il Pane spezzato-donato perché sazi la fame di ogni uomo, il vino versato perché bagni e lavi ogni macchia presente nella veste dell’uomo è il Cristo che siede nel Trono alto della Croce e che vivo, nel Giardino della risurrezione, ti dice: Io sono con te tutti i giorni, fino alla fine del mondo.

In questo giorno solenne perché facciamo festa per il Corpus Domini, faremo Eucaristia, ascolteremo la Parola che si fa carne e mentre alzeremo gli occhi per guardare quel pezzetto di pane spezzato e quel calice che trabocca di vino, entriamo nella nuova alleanza, l’alleanza di Gesù, nutriamoci e dissetiamoci del Pane e del Vino per fare Eucaristia: essere vero Corpus Domini.


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